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15
Marzo
2010

Muath, il bimbo palestinese sta bene e torna a Gaza

Muath“Questa mattina Muath e suo padre partiranno dal cerimoniale dell’aeroporto di Fiumicino per rientrare nella Striscia di Gaza: finalmente la loro famiglia sarà nuovamente unita. Una storia a lieto fine divenuta simbolo di un concreto esempio di solidarietà internazionale grazie alla Farnesina e le autorità israeliane”.

A darne notizia è Benedetta Paravia, portavoce di ANGELS onlus, l'Associazione umanitaria che ha permesso al piccolo palestinese di 17 mesi, malato di tumore, di ricevere a Roma tutte le cure necessarie. Un trasferimento difficile, sbloccatosi solo grazie all'intervento della Farnesina che si è adoperata per ricevere il nullaosta israeliano necessario a varcare il valico di Erez. A febbraio il piccolo si è sottoposto a un complesso intervento chirurgico condotto dal prof. De Ville dell'ospedale Bambino Gesu' e dal prof. Cozzi dell’Umberto I che hanno provveduto all'asportazione della massa tumorale situata al centro del fegato. L'intervento è durato sette ore, scongiurando il rischio di un trapianto. Il bambino sta bene ed è guarito del tutto.

“Ho seguito costantemente la vicenda del piccolo Muath e sono confortato dalle notizie positive sulla guarigione. Sarò sempre pronto – ha dichiarato il Ministro degli Esteri Franco Frattini - ad operarmi affinché tanti altri bambini possano, grazie a noi italiani, avere un futuro di maggiore serenità e di speranza”. Muath torna a casa felice con una valigia piena di doni anche per sette bimbi sfortunati. Il papà del bambino, infatti, porterà nella Striscia di Gaza una partita di latte speciale, messo a disposizione da ANGELS tramite il gruppo Farmacrimi, che sarà distribuito ai neonati affetti da una grave allergia al lattosio e grazie al quale potranno continuare a vivere. “Il reperimento di questo prodotto e’ stato difficile anche da noi in Italia. Ringrazio Alitalia per la collaborazione offertaci nel trasporto del latte”, conclude Paravia.

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