Quando gli Angeli parevano lontani
Poesia ermetica dall'infanzia all'adolescenza - di Benedetta Paravia
Le farfalle (Roma 1986)
Le farfalle volano nel cielo azzurro e lo sfumano con i loro bei colori.
Le farfalle sono felici come Angeli nel Paradiso,
ma ecco che il loro giorno è finito:
un diavolo le tocca con un dito
e cadono a terra come foglie gialle
stanche di essere attaccate ai rami dell’albero
e desiderose di cadere sul morbido fogliame ai suoi piedi.
Canto d’un cigno (Firenze 1994)
Idilliaca ascesa,
profondissimo annullamento.
Radici che non ostacolano il volo,
braccia che sentono il vento.
Indolenza (Roma 1999)
Un vento soffia.
Un melograno caduto
Sgrana ore inquiete,
Il succo acidulo
Fa l’erba rubina.
Sensazioni (Roma 1998)
Una nuvola al vento
Foglia d’oro in un bosco d’argento
Voce che urla
E vorrebbe volare
Gabbiano caduto,
stanco di zoppicare
Invidia (Roma 1999)
Sale dal basso la malerba
Ed avvolge il tronco.
Le termiti scavano avidamente.
Ma l’albero ha lunghi rami
Tesi nel vento
Libertà (Roma 2001)
Lunga lingua di calunnia
Nulla può contro l’armonia
Il suo eco terreno non giunge al cielo