Accesso
22
Settembre
2010

A quasi un anno dal ricovero la piccola Tiba sta bene, ma necessita di nuovi interventi

Era il 4 dicembre del 2009 quando Tiba è arrivata a Roma dall’Iraq con la speranza di avere finalmente una vita normale. Quando è atterrata a Fiumicino, attesa dalla portavoce di Angels Benedetta Paravia e da altri volontari dell’associazione, tutti sono rimasti sorpresi: quella bimba con un bellissimo sorriso, stretta al suo papà, dimostrava appena 9 anni ma ne aveva 12. La grave e rara malformazione cardiaca da cui era affetta ne aveva infatti ritardato la crescita. Per i medici dell’Iraq, suo paese d’origine, martoriato dai conflitti, era un caso troppo difficile e, senza un aiuto esterno, non sarebbe stato possibile curarla. Poco tempo prima, proprio a causa della guerra, la famiglia era stata costretta a lasciare la casa nel centro di Bagdad e a rifugiarsi in periferia con difficoltà che rischiavano di far precipitare la già precaria salute della piccola Tiba. Così, in aiuto della bimba e della sua famiglia, è arrivata l’associazione ANGELS che dopo tutti gli accertamenti medici e i permessi necessari, l’ha portata in Italia. Qui la bimba è stata sottoposta a due diversi e delicati interventi cardiochirurgici all’Ospedale Bambino Gesù, effettuati dal prof. Pungiglione e dal prof. Amodio
Vicino a lei, per tutto il tempo della permanenza in Italia, c’è stato il papà e la nostra Portavoce che le ha tenuto compagnia quasi tutti i giorni per non farle sentire troppo la mancanza della madre, rimasta in Iraq con gli altri 4 figli.

La permanenza in Italia è durata 4 mesi, a marzo la piccola è ripartita con un cuore finalmente funzionante. Nell'ottobre 2010 e' tornata in Italia per eseguire dei controlli ulteriori e per inserire un palloncino in una valvola richiusasi. Tiba pero' dovra' subire un quarto ulteriore intervento verso maggio 2010. Per il resto il sorriso di Tiba è il premio più bello per tutti coloro che operano con ANGELS.

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